Archive for the 'Televisione' Category

La Francia fa da apripista ?

La nuova legge anti pirateria approvata in Francia farà da apripista agli altri Paesi ?

Innanzitutto c’è un problema di gestione. Le implicazioni di un controllo sulla rete del genere non sono uno scherzetto. Inoltre, i risultati di questa legge sono soprattutto legati a come verranno interpretati i suoi effetti. Se saranno notificate migliaia di famiglie vorrà dire che è un successo ? Chiudere la connessione Internet alle famiglie sarà un successo ? Si misurerà il traffico P2P per dire che si è ridotto ? Se non umenteranno le vendite di CD e DVD come sarà interpretata la cosa ?

Già oggi non mi sembrano convincenti i sistemi per misurare il traffico P2P, ma con l’entrata in vigore di una legge del genere, mi aspetto che i sistemi per cercare di rendersi invisibili si svilupperanno notevolmente rendendo molto difficile la misurazione dei risultati.

In ogni caso l’applicabilità ed i risultati mi sembrano molto incerti. Capisco che la Francia abbia un mercato dei contenuti da proteggere – cosa che l’Italia ha in forma molto ridotta – ma un provvedimento così impopolare è la soluzione ?

E i costi di questo provvedimento sono stati calcolati ?

Vedo molto difficile seguire il modello francese per altri Paesi, ma forse sono ottimista.

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Tempo dedicato a TV e video

Ma quanto guardano la TV gli americani ? Io non posso credere che veramente ci passino 5 ore al giorno. Già mi sembra un’enormità le oltre due ore in Italia. Posso capire che la crisi faccia crescere il consumo di contenuti in casa ma così si spiega solo il record raggiunto, non il valore in generale.

Inoltre, guardano per 3 ore al mese i video su Internet e questo va bene, mi sembra quasi poco, ma oltre tre ore e mezza per i video sul cellulare mi sembra tanto.

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I dati sono Nielsen pubblicati a febbraio 2009.

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Digitale terrestre ? no grazie

Grasso fa un’interessante analisi del digitale terrestre in italia (sul corriere) e su come i costi siano elevati e la tecnologia già vecchia ancor prima di entrare a pieno regime.

In effetti, il problema dello switch off non è da poco. Anche gli Stati Uniti che dovevano passare alla nuova tecnologia in questi giorni, hanno dovuto rimandare lo spegnimento.

I problemi di copertura e adattamento dei televisori non sono una passeggiata e la Sardegna che ha già effettuato il passaggio ha ancora problemi.

In sostanza la principale tesi di Grasso è che il satellite è molto più efficiente per distribuire contenuti, soprattutto se si pensa all’alta definizione. Non per nulla Rai, Mediaset e La7 si sono unite per creare una nuova piattaforma satellitare.

Il satellite non ha ristrettezze di canali trasmissibili anche in HD, non ha problemi di copertura, non richiede tutta l’energia per alimentare i ripetitori ed è una tecnologia matura.

Quindi che si fa ?

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Alleanze impensabili ?

Prima l’accordo fra RCS ed Espresso per la pubblicità online, adesso Mediaset e RAI per la piattaforma satellitare.

Alleanze che in un primo momento possono sembrare anomale ma che hanno degli obiettivi ben chiari. Nel primo caso il nemico è Google che con i suoi annunci pubblicitari (pay per click) è l’unico che continua a crescere nonostante la crisi. La pubblicità online negli Stati Uniti è complessivamente prevista in riduzione nel 2009, con l’esclusione dell’area dominata da Google.

Nel secondo è Sky: il satellite e le TV tematiche sono il presente (e non il futuro come dice qualcuno).

E’ da anni che è chiaro che le piattaforme PAY con i bouquet tematici sono in vantaggio.

Basta vedere l’esplosione dei canali tematici in Europa:

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YouTube: download e video silenziosi

Fino ad oggi scaricare un video disponibile su YouTube significava doversi installare un plugin o utilizzare espedienti da smanettoni. Per alcuni video inizia ad esserci la possibilità di scaricarli in MP4 (quindi non flash).

youtube download

In basso a sinistra su molti video (ma pochi rispetto ai milioni su YouTube) c’è la possibilità di cliccare per scaricare il file.

Un’altra novità è che YouTube oltre ad eliminare alcuni video protetti da copyright, per alcuni ha tolto l’audio invece di non renderli più disponibili. In effetti, una modalità più furba che permette di tenersi il video e magari di invogliare l’utente a guardarsi il contenuto in un altro modo che porta revenue al detentore del diritto.

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I video online continuano a crescere senza sosta… e Google pure

Fra i tanti post in bozza che non sono riuscito a finire mi sono trovato questo che mi serviva per un lavoro.

I contenuti video continuano ad essere fra i più interessanti per i navigatori.

Il tempo dedicato ai video online è in crescita: da circa meno di 6 minuti al mese si è passati a oltre 9 minuti. Mentre la durata media dei video visti non è cresciuta di così tanto (beh è chiaro il leader è youtube che ha video in media molto brevi) comunque è passata da 2,7 a 3,1 minuti. Mah quest’ultimo dato è destinato a cambiare se consideriamo che Hulu vanta quasi 12 minuti di tempo medio passato a vedere un video (avendo quasi tutti contenuti provienti dalla TV la durata è ben diversa dai video presenti su siti UGC).

A gennaio 2007 il tempo dedicato ai video era di 151 minuti al mese, nel novembre 2007 era di 195 minuti (+29%), a novembre 2008 lo stesso dato è diventato 273 minuti (+40%).

I video visualizzati ogni mese sono passati da 9,5 miliardi a oltre 12,5 miliardi (+31,6%).Mica male, soprattutto se si tiene conto che la pubblicità online negli Stati Uniti è salita solo del 15% (primo semestre 2008 su primo semestre 2007). Google gestisce oltre il 40% di tutti i video visti online… no comment…

Questi i dati rilasciati da comScore

Top U.S. Online Video Properties* by Videos Viewed

November 2008

Total U.S. – Home/Work/University Locations

Source: comScore Video Metrix

Property

Videos

(000)

Share (%) of

Videos

Total Internet

12,677,063

100.0

Google Sites

5,107,302

40.3

Fox Interactive Media

439,091

3.5

Viacom Digital

324,903

2.6

Yahoo! Sites

304,331

2.4

Microsoft Sites

296,285

2.3

Hulu

226,540

1.8

Turner Network

214,709

1.7

Disney Online

137,165

1.1

AOL LLC

115,306

0.9

ESPN

95,622

0.8

*Rankings based on video content sites; excludes video server networks.  Online video includes both streaming and progressive download video.

Google Sites Draws 98 Million Video Viewers in November

More than 146 million U.S. Internet users watched an average of 87 videos per viewer in November. Google Sites attracted 98 million online video viewers, or approximately two out of every three Internet users who watched video during the month. Fox Interactive ranked second with 58.1 million viewers, followed by Yahoo! Sites (40 million) and Microsoft Sites (35 million).

Top U.S. Online Video Properties* by Unique Viewers

November 2008

Total U.S. – Home/Work/University Locations

Source: comScore Video Metrix

Property

Unique Viewers (000)

Average Videos per Viewer

Total Internet

146,064

86.8

Google Sites

97,928

52.2

Fox Interactive Media

58,115

7.6

Yahoo! Sites

39,956

7.6

Microsoft Sites

34,979

8.5

Viacom Digital

27,109

12.0

Hulu

22,456

10.1

AOL LLC

22,442

5.1

Turner Network

20,735

10.4

Disney Online

13,028

10.5

Time Warner – Excl. AOL

12,564

3.6

*Rankings based on video content sites; excludes video server networks.  Online video includes both streaming and progressive download video.

Other notable findings from November 2008 include:

  • 77 percent of the total U.S. Internet audience viewed online video.
  • The average online video viewer watched 273 minutes of video.
  • 97 million viewers watched 5.1 billion videos on YouTube.com (52.3 videos per viewer).
  • 52.5 million viewers watched 371 million videos on MySpace.com (7.1 videos per viewer).
  • The duration of the average online video was 3.1 minutes.
  • The duration of the average online video viewed at Hulu was 11.9 minutes, higher than any other video property in the top ten.
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IPTV: articolo sul Corriere di oggi

Ho visto il titolo dell’articolo e mi sono ovviamente incuriosito. Non capita spesso di veder scrivere una doppia pagina piena sull’IPTV (oltretutto a pagina 10, non 40). Proprio oggi avevo già pensato alla chiusura dell’IPTV di Tiscali (che infatti nell’articolo non è citata come offerta presente sul mercato).

Purtroppo lo scopo dell’articolo proprio non l’ho capito. Viene presentata l’IPTV come una novità (in Italia c’è quasi da 10 anni) e come se ci fossero importanti sviluppo nel futuro prossimo ma non ve n’è traccia nell’articolo. E’ vero che IPTV e NetTV – la prima basata su Set Top Box e la seconda invece su browser – sono un nodo importante dello sviluppo del mercato dei contenuti/pubblicità ma sarebbe stato bello leggerne i veri motivi.

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Inoltre, nessun accenno al fatto che le console sono già una specie di IPTV, che i televisori di ultima generazione possono prevedere l’accesso ad Internet diretto, ecc..

Per curiosità sono andato sul sito del Corriere per leggere i commenti all’articolo: solo 5 commenti di qualche lettore deluso dai servizi di IPTV. Dopodiché è stata chiusa la possibilità di fare commenti…

Telecom Italia sembra comunque che non voglia mollare sull’IPTV, quindi vedremo cosa succederà nel 2009, anche perché (e questo è giustamente annotato nell’articolo) anche i broadcaster (sia Pay che tradizionali) si stanno muovendo e sono quelli che veramente potrebbero far smuovere il mercato in Italia. Sky non solo vende accessi broadband in UK ma ha anche un’offerta di contenuti da fruire via web.

link all’articolo sul corriere

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Open IPTV o come la vogliamo chiamare…

Piano piano stanno prendendo forma diversi progetti di IPTV aperta o quasi. Non si tratta di evoluzione dell’offerta degli operatori di telecomunicazioni ma più che altro il desiderio di broadcaster e content provider di portare contenuti VOD sulla televisione.

Negli Stati Uniti i set top box per accedere a contenuti via Internet sulla TV stanno moltiplicandosi – vedi Netflix, Blockbuster, Tivo -  e sono già negli scaffali, ma queste sono tutte con walled garden.

In Europa ci sono diverse iniziative ma ancora quasi nulla disponibile.

Nel Regno Unito BBC, ITV e BT si sono uniti per creare un set top box che porterà sulla TV contenuti provenienti da diversi mondi e sarà (se ho capito bene) anche aperto a soluzioni come Joost e Babelgum. Nell’idea e per non far arrabbiare OFCOM (il regolatore) dovrebbe essere quindi in grado di funzionare come un feed RSS. Se ho dei contenuti da offrire mi creo un widget che permette al mio set top box di accedere alla mia library.

Questi nuovi STB che si vanno delineando hanno tutti ovviamente anche il digitale terrestre e magari anche funzioni PVR.

Il progetto italiano Reeplay.it ne metterà uno completamente aperto sul mercato entro gennaio o giù di li (o almeno così ha detto Quinta). Queste le caratteristiche:

  • Doppio tuner DTT
  • Client reeplay.it
  • PVR 160GB
  • Client videocall
  • Podcasting (http, ftp, bittorrent; miro; last.fm; youtube)
  • Streaming da PC con UPnP o upload con HTTP e FTP
  • Outputs: Hdmi, SCART Composite video, Analog audio, Optical Spdif
  • Expansions: 2xUSB 2.0
  • Network: RJ45 Ethernet 10/100, Wi-Fi b/g/n with optional USB accessory
  • Antenna: dual DVB-T tuner with pass-through
  • Stream/file formats: MP4-MOV, AVI, ASF-WMV, MP3, MPEG-TS, MPEG-PS
  • Video codecs: MPEG-2, H.264, WM9, DIVX, XVID
  • Audio codecs: MP2, MP3, AAC, AAC-HE, WMA
  • Available runtime for applications: Javascript 1.5 (with HTML 4, XHTML 1.0, CSS 2, XHR)

Ci sono anche broadcaster in Italia che stanno pensando al proprio set top box… sarà interessante vedere cosa succede…

Tipicamente, dato che si tratta di un mercato di nicchia (per ora), il modello aperto (se costa molto poco) sarà adottato dagli innovatori (pochi ed esigenti), per poi lasciare spazio a quelli dei player muscolosi appena la gente ha capito di cosa si tratta, si definisce uno standard (nel senso che la gente parlando non ci mette 5 minuti solo a capire di che cosa si stia discutendo) e si industrializza il tutto…o no ?

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