Archive for May, 2009

SKY UK vende musica

Sky continua ad allargare la sua offerta. Nel Regno Unito da tempo vende accessi a banda larga ed è diventato uno degli operatori più importanti con due milioni di abbonati (di cui il 15% con IPTV). A breve sarà lanciata l’offeta “Sky Songs” che permetterà di acquistare musica online. Il servizio avrà sia una modalità di ascolto in streaming, sia download di brani.

Se ho capito bene gli abbonamenti permetteranno di ascoltare in streaming quanto si vuole e di scaricare un certo numero di brani sulla base dell’abbonamento sottoscritto.

Sky sta giustamente sviluppando servizi sulla sua base utenti. Nulla di insolito. La questione è sempre di più: ma che fine fa un Telco se non è in grado di fare cross selling come altri player – a caso Sky o Google – che sono in grado di diversificare avendo una base utente importante e servizi a valore aggiunto che un Telco non sembra in grado di replicare ?

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Il canale web di Alitalia

Si parla dei problemi dell’e.commerce in Italia. Mauro giustamente pone l’accento sul tema dell’offerta che, anche a mio parere, non è stata in grado di crescere come invece gli utenti ed Internet sono cresciuti in Italia.

Se guardo l’offerta online all’estero, viene da sorridere dell’Italia. Per comprare qualcosa di simpatico per i miei figli, mi vado a vedere la moltitudine di piccoli siti di e.commerce in UK, in Italia ti viene la tristezza dopo il primo sorriso.

E anche il turismo, il maggior utilizzatore del canale online, non c’è molto da stare tranquilli. Per esempio oggi dovevo comprare diversi biglietti aerei ed il sito Alitalia prima mi ha dato errore, ma poi si è ripreso e sono riuscito a concludere l’acquisto.

09alitaliabug

Per il secondo biglietto: ho seguito tutto il processo, al momento dell’acquisto finale mi ha detto che non mi poteva vendere il biglietto e tornando indietro si capisce che il tutto non è andato a buon fine perché non c’è più la tariffa che mi hanno proposto. L’impressione di un utente è quella che avendo acquistato un biglietto ad un buon prezzo, all’ultimo secondo il sistema ha deciso che forse era troppo conveniente e ha bloccato l’acquisto. Decido poi di chiamare il call center perché l’online mi stava facendo perdere troppo tempo… mi viene confermato che sul web sono visibili tariffe che in realtà non sono disponibili…e che quindi conviene chiamare il call center in questi giorni….

Quindi perché dovrebbe svilupparsi l’e-commerce in Italia ? Non ne vedo la ragione.

P.S. Questo il negozio preferito di mia figlia PinkMilk

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Nuovo iPhone in arrivo a luglio ?

Wired ha pubblicato ieri la notizia relativa al lancio del nuovo iPhone. La fonte non è ufficiale e quindi potrebbe mancare qualche feature ma da quello che emerge non sembra un gran cambiamento per il telefono Apple. La fotocamera finalmente sarà decente (3,2Mpixel), ci sarà un compasso, registrazione ed editing video, radio (anche se mi sembra una feature strana)  e lo schermo OLED, oltre ad essere più compatto.

Infine, modelli saranno con 16 o 32 GB, invece degli 8 e 16 attuali, mantenendo i prezzi attuali (199$ e 299$).

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Wolfram Alpha: motore di ricerca per chi ?

Se ne è parlato molto ultimamente. Il nuovo motore di ricerca più intelligente del mondo Wolfram Alpha è online da un po’ ma non ho capito se è veramente una cosa “seria”.

Ho fatto un po’ di prove. E’ un modo diverso di ottenere informazioni; la prima cosa a cui ho pensato è che mi sembra utile per degli studenti ma poco altro. Chi ha utilizzato Mathematica (un software molto bello, almeno quello che avevo utilizzato veramente tanti anni fa).

Scrivendo “President of the USA” escono in modo strutturato i nomi dei 44 Presidenti. E lì finisce l’informazione: speravo di cliccare su di un nome e ottenere qualcosa ma l’unica cosa che accade è che ci permette di copiare in modo semplice il nome senza formattazione. E poi ? Chiaro che non è l’utilizzo che si dovrebbe fare di questo strumento… ma era la prima cosa che mi è venuta in mente.

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Chi deve cercare qualcosa sui politici italiani rimarrà deluso, il motore risponde che non sa cosa dire della nostra richiesta  (Wolfram|Alpha isn’t sure what to do with your input), chi prova a fare una richiesta in italiano vedrà rispondere che il francese ancora non lo conosce. Per ovviare a questi problemi, c’è sempre in basso a destra la possibilità di cercare in modo tradizionale ciò che si è inserito, nel senso che parte una ricerca con Google.

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Anche se non è nulla di particolarmente avanzato, è interessante il fatto di poter scaricare il risultato come PDF.

Insomma, non molto entusiasmante, anche perché molte delle stesse cose le ottengo direttamente da Wikipedia.

Magari usandolo un po’ scoprirò qualcosa di veramente interessante…anzi forse mi leggo qualche recensione seria…se la trovo.

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La Francia fa da apripista ?

La nuova legge anti pirateria approvata in Francia farà da apripista agli altri Paesi ?

Innanzitutto c’è un problema di gestione. Le implicazioni di un controllo sulla rete del genere non sono uno scherzetto. Inoltre, i risultati di questa legge sono soprattutto legati a come verranno interpretati i suoi effetti. Se saranno notificate migliaia di famiglie vorrà dire che è un successo ? Chiudere la connessione Internet alle famiglie sarà un successo ? Si misurerà il traffico P2P per dire che si è ridotto ? Se non umenteranno le vendite di CD e DVD come sarà interpretata la cosa ?

Già oggi non mi sembrano convincenti i sistemi per misurare il traffico P2P, ma con l’entrata in vigore di una legge del genere, mi aspetto che i sistemi per cercare di rendersi invisibili si svilupperanno notevolmente rendendo molto difficile la misurazione dei risultati.

In ogni caso l’applicabilità ed i risultati mi sembrano molto incerti. Capisco che la Francia abbia un mercato dei contenuti da proteggere – cosa che l’Italia ha in forma molto ridotta – ma un provvedimento così impopolare è la soluzione ?

E i costi di questo provvedimento sono stati calcolati ?

Vedo molto difficile seguire il modello francese per altri Paesi, ma forse sono ottimista.

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Poste Mobile: gli utenti

In questi giorni mi guardavo Postemobile che dichiarava 670mila SIM vendute a dicembre 2008.

Si, ma quante saranno quelle attive e quanti hanno fatto un pagamento mobile ?

Da scoprire, anche perché mi risulta che sia fra i più convenienti sul mercato; anche se la storia dimostra che il prezzo – a differenza di tanti altri settori – conta abbastanza poco nella telefonia mobile. Un’ampia fetta di consumatori sono disposti a pagare un un prezzo considerevolmente più alto a parità di servizio (o quasi).

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Il futuro del giornalismo

L’altro ieri al Senato degli Stati Uniti c’è stato un interessante dibattito sul futuro del giornalismo.

Se da un lato Google ha parlato delle possibilità offerte da Internet rispetto all’apertura di offerta di informazioni per i cittadini, dall’altro i veterani della carta stampata elencano il valore distrutto da Internet, a causa della distruzione del modello di business tradizionale, ed il numero di posti che si sono persi nel settore.

link al video con gli interventi

e qui ci sono commenti e link al live blogging dell’evento

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