Il canale web di Alitalia

Si parla dei problemi dell’e.commerce in Italia. Mauro giustamente pone l’accento sul tema dell’offerta che, anche a mio parere, non è stata in grado di crescere come invece gli utenti ed Internet sono cresciuti in Italia.

Se guardo l’offerta online all’estero, viene da sorridere dell’Italia. Per comprare qualcosa di simpatico per i miei figli, mi vado a vedere la moltitudine di piccoli siti di e.commerce in UK, in Italia ti viene la tristezza dopo il primo sorriso.

E anche il turismo, il maggior utilizzatore del canale online, non c’è molto da stare tranquilli. Per esempio oggi dovevo comprare diversi biglietti aerei ed il sito Alitalia prima mi ha dato errore, ma poi si è ripreso e sono riuscito a concludere l’acquisto.

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Per il secondo biglietto: ho seguito tutto il processo, al momento dell’acquisto finale mi ha detto che non mi poteva vendere il biglietto e tornando indietro si capisce che il tutto non è andato a buon fine perché non c’è più la tariffa che mi hanno proposto. L’impressione di un utente è quella che avendo acquistato un biglietto ad un buon prezzo, all’ultimo secondo il sistema ha deciso che forse era troppo conveniente e ha bloccato l’acquisto. Decido poi di chiamare il call center perché l’online mi stava facendo perdere troppo tempo… mi viene confermato che sul web sono visibili tariffe che in realtà non sono disponibili…e che quindi conviene chiamare il call center in questi giorni….

Quindi perché dovrebbe svilupparsi l’e-commerce in Italia ? Non ne vedo la ragione.

P.S. Questo il negozio preferito di mia figlia PinkMilk

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