Archive for June, 2008

L’incertezza sul futuro della carta stampata

La raccolta pubblicitaria da parte dei quotidiani nei primi 3 mesi del 2008 è scesa dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2007. Non è un grosso tonfo ma comunque la situazione buona non è. I periodici hanno fatto registrate un +1,4%.

Leggevo ieri sul New York Times un articolo che parlava dei problemi della carta stampata e la situazione si fa sempre più dura per gli editori tradizionali. Negli USA sono due anni che c’è una discesa della raccolta e la situazione economica attuale non fa che peggiorare la situazione.
Nel 2007 la discesa è stata dell’8% e sembra che maggio sia sul 14%, questi si che sono dei tonfi belli e buoni.
Anche se Internet cresce a due cifre, la raccolta online rappresenta solo un 10% scarso del fatturato pubblicitario per gli editori.

La facilità e la varietà di informazioni online rende proprio difficile la vita alla carta stampata. Necessità di trasformarsi e di differenziarsi, ma come ? La qualità non basta evidentemente, ed a volte manca anche un po’ quella.

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TV digitale in UK, 69% di famiglie full digital

In UK il passaggio al digitale nelle famiglie (TV principale) è quasi arrivato all’86%.

Le case con tutti i televisori che ricevono un segnale digitale è al 69%, non un grande balzo in avanti rispetto al 66% del trimestre precedente ma comunque una situazione invidiabile.

In Italia, non c’è questa concezione sull’utilizzo delle diverse soluzionoi digitale (Satellite, IPTV e DTT), quindi non ho in testa un valore comparabile con il dato UK. C’è stato comunque un miglioramento in Italia che in questi giorni dgtv.it ha riportato:

“L’ascolto della piattaforma tdt ha raggiunto nel mese di maggio 2008 la quota di ascolto più elevata di sempre, il 4,8%; 5,8 milioni di famiglie, ad aprile 2008, possiedono un decoder su almeno uno dei televisori presenti in casa;…”

Quindi in Italia le famiglie che utilizzano il digitale terrestre sono il 23,6%, a queste bisognerebbe aggiungere quelle che accedono attraverso il satellite (escludendo quelli che vedono la DTT senza il bisogno del SAT).

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Banda larga su rete mobile

La vendita di chiavette per la banda larga su rete mobile ha avuto un’impennata negli ultimi dodici mesi.

Al 31 marzo 2008 i clienti TIM che utilizzano la banda larga mobile sono 1,4 milioni mentre quelli Vodafone dovrebbero essere sui 2 milioni. Quindi siamo ad oltre un terzo delle connessioni BB di rete fissa (che sono oltre 10 milioni).

Fino a poco tempo fa, l’accesso broadband su rete mobile era utilizzato dalle aziende per la forza vendita e poco più ma la continua discesa dei prezzi delle semiflat dati hanno reso il servizio accessibile anche ai privati. Esistono offerte che permettono anche di avere accesso completamente flat nel week end – alcuni se ne stanno approfittando a tal punto che mi aspetto a breve qualche giro di vite nei confronti di chi si mette a fare P2P attraverso la rete mobile – con costi accettabili.

La velocità in alcune aree è molto buona e supera i 3 mbps, ma chiaramente è molto dipendente dalla copertura. Inoltre per alcune attività che richiedono tempi di latenza molto bassi (es. gaming, collaboration), è chiaro che la rete fissa offre delle prestazioni difficilmente eguagliabili dalla rete mobile.

Oggi banda larga su rete mobile significa utilizzare un computer per accedere ad internet ma sempre di più sarà possibile utilizzare device come l’iPhone che consentono una navigazione decente e comunque di poter accedere alla posta che alla fine il servizio più utilizzato.

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Battuta d’arresto dell’adv online negli Stati Uniti

E’ confermato il rallentamento della crescita dell’ADV online negli Stati Uniti, forse battuta d’arresto è un po’ esagerato… visto che anno su anno è cresciuta del 18% nel primo trimestre, ma rispetto a quello precedente c’è stato un calo: la piccola discesa alla fine del grafico.

link a IAB

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Il 50% dei teenager americani non compra più CD

Il compact disk è destinato a diventare un prodotto di nicchia nel breve periodo… il 48% dei teenager americani non ha comprato un cd nell’ultimo anno e contemporaneamente il 21% di tutti gli americani (con età superiore a 12 anni, quindi all’incirca 60milioni) ha comprato musica online.

I CD non scompariranno da un giorno all’altro ma di certo gli acquirenti saranno quasi tutti over 40 nel giro di pochi anni.

E se questo fosse un mercato normale, ci sarebbe un proliferare di negozi online per la vendita della musica; invece questo non è possibile perché solo in pochi sono in grado di accedere alle library facendo accordi con le case discografiche e soprattutto perché esiste un semi-monopolio di un player (Apple) che da innovatore si è ricavato una bella fetta di mercato e gli altri non sembrano in grado di proporre soluzioni alternative per ampliare il mercato lato offerta.

Anche i negozi online che vendono senza DRM fanno molta fatica a stare a galla.

Quello che non si capisce è come mai le case discografiche non siano in grado di prendere in mano la situazione per dare un aiuto al mercato, chi altro lo può fare se non loro ?

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Firefox 3 finale disponibile

Attualmente Firefox 3 è stato scaricato quasi 80mila volte in Italia (quinti in Europa) e oltre 4,5 milioni di volte nel mondo; la comunità Mozilla cerca di fare il record del mondo di download in un giorno, anche se sembra che siano partiti con diverse ore di ritardo rispetto al previsto.

Ma del record ci interessa poco, il punto è che si tratta veramente del miglior browser in circolazione, almeno secondo la mia esperienza.
Alcuni addon non funzioneranno dopo l’upgrade ma ne vale comunque la pena.

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Edicola digitale RCS

La distribuzione completamente digitale dei giornali è storia molto recente. Tempo fa anche un altro quotidiano aveva voluto testare la distribuzione online del giornale completo ma aveva fatto marcia indietro dopo che alcune aziende avevano disdetto numerosi abbonamenti cartacei e acquistato un solo abbonamento per il formato elettronico. Il formato digitale per un anno costa solo 139 euro, per il Corriere o per la Gazzetta; abbonandosi ad entrambi il costo diventa 250 euro.

D’altra parte se ho il file PDF del quotidiano posso “passarlo” ad un numero infinito di altri lettori. Dal punto di vista delle entrate dirette è una perdita, potrebbe essere invece un vantaggio per quanto riguarda le “impression” a fine pubblicitario, si moltiplicano i lettori in modo efficiente. La vera svolta sarebbe l’implementazione di un sistema di tracciamento dell’utilizzo del PDF, per sapere quali articoli vengono letti e quali pubblicità attirano l’attenzione (con la possibilità di cliccare sulle stesse) ma purtroppo non mi risulta sia così.

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Yahoo, un semplice sito con AdSense ?

La chiusura verso Microsoft e l’accordo con Google hanno trasformato Yahoo in un portale come un altro che sfrutta i servizi di raccolta pubblicitaria di Google. Questo non è un male per forza.

I servizi di ricerca di Yahoo e Microsoft non brillavano certo per la pubblicità nei risultati di ricerca, quello di Google è un dominio completo, puro e semplice. Alla fine del 2007, Yahoo aveva provato a lanciare un nuovo motore di advertising legato alla ricerca ma sembra non sia stato sufficiente. Inoltre, il grosso delle revenue da sempre arriva dal display advertising, quindi perché sorprendersi tanto se si vuole raccogliere più pubblicità nelle aree dove si è deboli.

Infine, durante l’ultim anno i siti partner di Yahoo hanno smesso di crescere come raccolta (-5%); se devo affidarmi a qualcuno per raccogliere pubblicità, vado da chi ha il bacino di investitori più ampio possibile (Google), si tratta quasi di un monopolio naturale…

Le revenue di Yahoo del 2007 sono cresciute di un misero 8%, mentre Google sparato un +56%.

La loro composizione: il 52% del fatturato proviene dai siti di proprietà, il 13% da servizi a pagamento ed il 35% dai siti affiliati.

E’ inutile negarlo, Yahoo è diventato quasi come un altro sito di contenuti; quindi si punta sul display dei propri siti e si affida il search a Google, come un editore qualsiasi.

Adesso ci si aspetta un bel cambio al vertice e poi vedremo quale strada prenderanno…

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