Archive for October, 2008

Nuova release di Ubuntu 8.10

Già testata la nuova ubuntu 8.10 ?

Appena ho un attimo la installo.

link a Ubuntu Italia

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World of Warcraft arriva a 11milioni di utenti

WOW ha superato la soglia degli 11 milioni di utenti (che vuol dire paganti). Una crescita che si spiega con il continuo espandersi dei Paesi coperti (è da poco stato localizzato per la Russia) e con la prossima uscita dell’espansione che ha senza dubbio fatto ritornare a giocare persone che avevano smesso.

Della versione in italiano non se ne parla nemmeno per sogno… almeno così sembra, non ne vale la pena.

Il ritmo di crescita, che in alcuni periodi è stato di un milione di utenti al semestre, si è ovviamente rallentato ma resta comunque importante (erano 10 milioni a gennaio 2008).

Una buona fetta di questi giocatori sono asiatici, la Cina mi sembra che rappresenti 4 milioni di abbonati. Nell’aprile 2008 è stato raggiunto il record di utenti contemporaneamente online (un milione)… chissà quei poveri server…

Questo è il grafico degli utenti online contemporaneamente in Europa nel primetime (quindi non guardano la TV ?)

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Il “pizzo” che si prende la Apple

Interessante l’articolo di TheRegister che parla del pizzo che si prende la Apple dagli sviluppatori di software per iPhone. Il fatto che per vendere software per l’iPhone sia obbligatorio essere sull’iPhone Apps Store e che questo comporti pagare una percentuale alla Apple viene ironicamente chiamata tangente.

Io che di pizzo me ne intendo, considero senza dubbio esagerato che Apple si prenda il 30%, anche se non mi sembra così strano che ci sia una percentuale. Dal punto di vista economico è spesso utilizzata come modalità per fare in modo che il livello qualitativo sia superiore alla media.

E’ chiaro sarebbe meglio che chiunque possa vendere come vuole le sue applicazioni per iPhone ma Apple da sempre segue una politica di controllo sulle sue piattaforme che sono – in effetti – fra quelle più chiuse ma anche per questo – su alcuni aspetti – migliori delle altre.

Quindi la provocazione ci sta ma è chiaramente esagerata, tante altre piattaforme chiedono anche di più. Il punto è se altri modelli – es Google Android – che lasciano maggiore libertà agli sviluppatori, saranno in grado di avvantaggiarsi veramente di questo vantaggio.

link all’articolo di The Register

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Tariffe telefonia mobile in USA

Bello guardare oltre oceano e vedere che una volta tanto sono leggermente più indietro rispetto a noi. In realtà, che la telefonia mobile sia stato uno dei mercati fiore all’occhiello dell’Europa è risaputo e ormai una banalità, lo so, ma leggendo tutti i giorni di argomenti che mostrano il ritardo italiano ogni tanto si può tirare un respiro.

Ho dato un’occhiata alla notizia che Verizon ha deciso unilateralmente di mettere 3c di costi di terminazione gli SMS. Questo potrebbe bloccare lo sviluppo di tanti servizi online che oggi utilizzano gli SMS (la notizia dell’aumento della terminazione degli SMS)

Innanzitutto bisogna ricordarsi che negli Stati Uniti si paga (o comunque nel monte traffico disponibile nel piano tariffario), si conta quasi sempre sia il traffico in uscita che quello in entrata. Gli utenti con prepagate sono una piccola minoranza.

Se guardiamo Verizon gli SMS (chiamati TXT messaging) costano 20centesimi quando li si spedisce ma anche quando li si riceve:

Text Messaging

Fun, easy way to stay in touch. TXT Messaging is a two-way text messaging service. Send and receive text messages of up to 160 characters right on your two-way messaging-capable phone. $0.20 for messages received and $0.20 for messages sent. Bundle plans also available. Sending and receiving text messages does not deduct from a calling plan’s airtime allowance. Not available in some areas.

In alcune aree non è previsto il servizio… in Europa non è neanche concepibile che se c’è campo non ci sia la possibilità di inviare messaggi…

Ci lamentiamo spesso delle finte proposte dei nostri operatori ma anche gli americani non scherzano. Questi sono i costi aggiuntivi rispetto a quelli di un normale piano tariffario:

Taxes, Surcharges and Fees

  • Tolls, taxes, surcharges and other fees, such as E911 and gross receipt charges, vary by market and as of July 1, 2008, add between 5% and 36% to your monthly bill and are in addition to your monthly access fees and airtime charges.
  • Monthly Federal Universal Service Charge on interstate & international telecom charges (varies quarterly based on FCC rate) is 11.4% per line.
  • The Verizon Wireless monthly Regulatory Charge is 7¢ per line.
  • Monthly Administrative Charge (subject to change) is 85¢ per line.
  • The Federal Universal Service, Regulatory and Administrative Charges are Verizon Wireless charges, not taxes. For more details on these charges, call 1–888–684–1888.

La pagina dei piani tariffari di Verizon

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Simplify per iPhone

Come avevo scritto tempo fa, i supporti di registrazione di ogni genere scompariranno sul lungo periodo.
Quando ho device di ogni genere che possono fare stream dei miei contenuti dovunque mi trovi ecco che non è più necessario per me avere un supporto di memorizzazione in tasca… faccio solo stream.

Chi ha l’iPhone può ascoltare la propria musica – cioé quella che è sul PC a casa – dal telefono attraverso una piccola applicazione che si chiama Simplify. Mi mostra la library di iTunes che c’è a casa, i testi dei brani e ovviamente me li fa ascoltare ovunque mi trovi…

Chiaramente una connessione flat è d’obbligo…

il link a Simplify media

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Caio sulle nuove reti in fibra (NGN)

Su Affari e Finanza di oggi leggo che Caio, dopo aver aiutato il governo britannico sullo sviluppo delle nuove reti in fibra, sta aiutando anche quello italiano a risolvere alcuni interrogativi. Speriamo ne venga veramente fuori qualcosa.

Caio ha dichiarato due cose interessanti:

  • che la fibra agli utenti oggi non serve e neanche nel breve; oggi, è a livello di rete e server che mancano le prestazioni
  • che bisognebbe cambiare la tariffazione della banda sulla base dell’utilizzo come qualsiasi altra risorsa scarsa, quindi l’offerta dovrebbe differenziare le tariffe sulla base della banda garantita in certi orari

Il documento di Caio si può scaricare qui

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A Google non va così male…

Beh nonostante la crisi e il rallentamento della crescita della pubblicità online, Google mi sembra che non se la passi male.

Come fa notare gigaom.com, da cui ho preso la tabella, Google continua ad incrementare la pubblicità raccolta direttamente, mentre si riduce un po’ quella attraverso i partner (quella di AdSense per intenderci)

Q3 2008 Q2 2008 Q3 2007
Google-owned site Revenues $3.67 billion (67% of total revenues) $3.53 billion (66% of total revenues) $2.73 billion (65% of total revenues)
Revenues from Partners $1.68 billion(30% of total revenues) $1.66 billion (31% of total revenues) $1.45 billion (34% of total revenues)
TAC $1.5 billion (28% of total revenues) $1.47 billion (28% of total revenues) $1.22 billion (29% of total revenues)
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DTT in Sardegna

Entro il 1° novembre tutta la Sardegna dovrebbe aver spento i segnali analogici televisivi, in questi giorni si è cominciato a spegnere alcune aree e spero di avere dei feedback sull’andamento.

L’impressione è che il passaggio non sia per nulla facile. Se pensiamo poi che è da anni che il digitale è fortemente incentivato nella regione, mi chiedo come nelle altre aree d’Italia – fra cui la Lombardia – che devono spegnere tutto entro fine 2009, come si farà a far funzionare il tutto… la vedo molto dura…

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