Contenuti online: PS3, XBOX, Amazon, iTunes e Netflix

C’è l’assalto alla diligenza dei contenuti online. In questo ultima settimana gli annunci sono stati numerosi e fanno capire la fame di trovare il modello vincente e aggredire Apple sul video dove non ha ancora la leadership come nella musica. iTunes infatti per migliorare il suo servizio ha avviato il noleggio, che si va ad aggiungere alla vendita di contenuti.

Sony ha lanciato questa settimana il servizio di contenuti video da PS3 negli Stati Uniti. Quindi la Playstation attaccata ad Internet permetterà di acquistare film, telefilm, documentari e altro.

Gli accordi con i fornitori di contenuti sono la chiave di questi servizi, Sony ha in catalogo MGM, Lionsgate, Warner, Disney and Paramount; ci sono circa 1200 programmi televisivi e 300 film. Non moltissimi ma è chiaramente all’inizio.
Ci sono anche contenuti in alta definizione ed i prezzi sono di 2 dollari per i programmi TV e 3 dollari per i film a noleggio.

Sony è a sua volta produttrice e quindi già con un suo catalogo; chissà se questo è un vantaggio o uno svantaggio quando deve trattare con i concorrenti per l’acquisto dei diritti.

All’inizio del 2009, il servizio arriverà anche nel Regno Unito.

Microsoft invece questo servizio ce l’ha in ballo da un po’ di tempo e per incrementare l’offerta di contenuti ha fatto un accordo con Netflix, che è un simil Blockbuster che spedisce via posta i DVD negli Stati Uniti ed ha affossato proprio Blockbuster, per accedere alla sua crescente library di contenuti online. Allo stesso tempo Netflix in maggio ha lanciato un proprio set top box (accordo con il fornitore Roku) al costo di 99$ permette di accedere ai film senza sovrapprezzo per gli abbonati al servizio tradizionale. Il modello di Netflix è un po’ particolare, praticamente ti fanno pagare non per quanti DVD noleggi ma per quanti ne puoi avere contemporaneamente a casa; pago il mio canone, 19 dollari mi sembra, e posso avere fino a 3 DVD insieme, appena glieli rispedisco posso averne altri 3. Anche con la XBOX non si dovrà pagare nulla in più se già abbonati di Netflix e la library di Netflix è di 10mila titoli, non male.

Sempre in questi giorni, Amazon ha avviato il servizio di streaming video che si aggiunge a quello di download. Quest’ultimo non ha avuto grande successo, ma d’altra parte obbligare gli utenti a scaricare un software per acquistare film è diverso da andare su un sito web e vedere in streaming all’istante e senza problemi di compatibilità DRM fra MAC e PC. L’immediatezza è una necessità per un utente ed è uno dei punti di forza di Apple, assieme alla semplicità ed al brand.

Mentre sulla musica, Apple ha ormai messo un fosso bello ampio fra lei ed i concorrenti, sul video c’è il televisore di mezzo (o meglio il PC e poi la TV) e quindi è più difficile avere il controllo di questo mercato.

Le console sono lo strumento più efficace per vendere contenuti video. Semplicità, familiarità e sono già sulla TV. Amazon infatti aveva fatto l’accordo con TIVO (uno dei leader nei PVR in USA) perché sperava di saltare a piè pari sulla TV ed anche in questo caso (il nuovo servizio di streaming) è stato annunciato l’accordo per fare arrivare sui televisori Sony equipaggiati con accesso ad Internet, il nuovo servizio di Amazon. Ma la battaglia, oltre che per arrivare sul televisore, è anche sull’ampiezza della library e il nuovo servizi di Amazon dichiara 40mila titoli.

Insomma, negli Stati Uniti la lotta per vendere contenuti video si è infiammata, chiaramente in Europa (escluso UK) i tempi, le modalità e player di riferimento saranno differenti, ma soprattutto non sembra ci possa essere tutta questa concorrenza come oltre oceano.

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