Archive for March, 2008

Voglia di set top box

La spinta a portare i contenuti dal web/IP verso la televisione è sempre molto forte. Ma da un lato le Telcos non sono riuscite a sfruttare la loro posizione cercando di imitare le pay tv, dall’altro la mancanza di uno standard per i set top box ne ha ridotto la possibile adozione di massa.

L’IPTV/Triple Play poteva essere il vero traino per portare contenuti innovativi sulla TV tradizionale ma l’approccio in questi anni è sempre stato di walled garden e solo ultimamente si vedono spiragli all’orizzonte.

Set top box (vedi Apple TV) che permettono di accedere a contenuti di vario genere (gli UGC sono gli ultimi in ordine di interesse) sono sempre più diffusi negli Stati Uniti e diverse iniziative hanno cercato di portare dei set top box nelle case – sfruttando la banda larga – per offrire contenuti provenienti da Internet o riproponendo canali di flusso non disponibili normalmente.

Adesso sta per essere lanciato negli USA MyBBTV che vuole portare reti televisive e contenuti internazionali nelle case americane. Chiunque abbia contenuti e voglia incrementare la propria audience potenziale può considerare di entrare nella piattaforma MyBBTV.

Mybbtv

Per completezza e chiarezza, ecco cosa potrà fare il STB:

The set-top box delivers unlimited mainstream and international television channels and radio channels, web browsing, telephony using Voice over Internet Protocol (VoIP) for local and long-distance calling, combined with video conferencing, gaming, secure electronic payment transactions, Video on Demand, Pay-Per-View, and live events. It also serves as a personal digital recorder (DVR), plays CDs and DVDs, allows instant personal messaging and instant chat capability, and has HD Home Theater, music box, electronic program guide, and Now / Next program navigation.

Quindi stiamo parlando anche di servizi di comunicazione e entertainment. Inoltre, sembrerebbe che per l’utente il costo sia una tantum per il set top box e per eventi in pay per view, ma non mi pare di capire che ci sia un canone; quindi il modello sembra basarsi sull’offerta di un’ampia schiera di contenuti gratuiti, con alcuni servizi a pagamento (PPV, telefonia ?) e revenue provenienti da advertising (revenue sharing con i fornitori di contenuti ?).

Vedo una certa quantità di bandierine che indicano la provenienza delle trasmissioni. Quella che sembra italiana penso che sia in realtà del Messico.

La necessità di sussidiare il STB è il maggior problema di questo modelli di business. Si è in grado di acquisire un’audience sufficiente per sopravvivere ?

Già un’iniziativa simile ha dovuto abbandonare l’idea del set top box (Akimbo) lo scorso anno e oggi offre una piattaforma per i contenuti.

Vedendo il sito di Mybbtv non offrono una bella immagine dell’iniziativa, vedremo, non è la prima non sarà l’ultima.

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Blog aggiornato a WordPress 2.5

oggi ho aggiornato il blog alla versione 2.5.

Un grande balzo in avanti, ma solo per chi usa la piattaforma, per chi legge cambia poco.

Oltre alla grafica dell’area amministrativa, è molto utile la gestione integrata degli upgrade dei plugin…ora una passeggiata.

Tutto molto più user friendly. Almeno questa è la prima impressione.

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Google: pubblicità video nei risultati di ricerca

Interessante il test di pubblicità video che Google sta conducendo. Nei risultati di una ricerca, i soliti link sponsorizzati possono avere anche un video.

Il potenziale è chiaramente enorme e Google lo sa bene.

google video adv nel search

Notizia via digital inspiration

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10 domande ai candidati

per chi non lo avesse seguito, sul Sole24Ore c’è stata una votazione sulle 10 domande da porre ai politici (link).

Purtroppo ho la sensazione che l’iniziativa, seppur molto interessante, non abbia generato quel passaparola che ci si attendeva… adesso siamo nella fase di attesa delle risposte, vedremo cosa ne viene fuori

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C’è abbastanza mercato pubblicitario online per tutti?

L’ampliamento del numero degli investitori pubblicitari in questi anni è stato importante per spingere la crescita della quota dell’online. Ma ho la sensazione che le attese di crescita del mercato abbiano un po’ inflazionato le iniziative editoriali online che non riusciranno a raggiungere gli obiettivi prefissati.

Insomma, è vero che c’è ancora da crescere sull’online ma in realtà il mercato non è ancora abbastanza ampio, soprattutto quello spartibile… una buona parte è in mano a Google – inattaccabile -, un’altra parte è in quota ai classified (Pagine Gialle più alcuni milioni) ed infine rimane il display advertising (ma  si parla di player che fatturano decine di milioni di euro non certo centinaia).  In realtà, l’online accede anche ad una quota del mercato della comunicazione (se non sbaglio in Italia vale circa 10 miliardi), ma si tratta di numeri ancora molto limitati… gli eventi online (o promozioni legate ad eventi offline) sono ancora da scoprire nel nostro Paese.

E’ vero che il valore pro-capite del mercato pubblicitario televisivo è intorno ai cento euro, mentre quello online è meno di 30, e quindi un allineamento è necessario ma mi attendo chiusure e ridimensionamenti di diverse iniziative (ad oggi sussidiate dal business principale offline); non c’è spazio per tutti oggi.

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MyMediacenter di Fastweb e Tversity

Installare Tversity (software media center) è il modo migliore per sfruttare la funzionalità del set top box di Fastweb per accedere ai contenuti sul proprio PC dal televisore. In precedenza (vedi post) avevo accennato ai diversi software che si possono utilizzare ed in particolare al Windows Media Player.
A differenza di Windows Media Player, Tversity permette di ricodificare in tempo reale i contenuti video in modo che siano visualizzabili sul set top box di Fastweb che gestisce solo mpeg1/2.

tversity

L’utilizzo di Tversity è abbastanza semplice. Dopo averlo installato bisogna verificare un po’ di cose per essere sicuri del suo funzionamento:

  • che il firewall non blocchi la comunicazione con il set top box; quindi verificare che sia fra i programmi permessi
  • che nei settings/general sia impostato come “media playback device” mpeg1/2
  • dentro settings/transcoder consiglio di mettere always (anche se non dovrebbe creare problemi il settaggio di default) e di impostare una risoluzione adatta al proprio televisore come video resolution (es. 640×480 con uno vecchio oppure più alta per un lcd adatto) tenendo conto che impatta sulle prestazioni. In questo menù vale la pena di indicare il tipo di rete connection speed (es. wireless o cavo)

A questo punto aggiungere qualche file di prova cliccando sul + color verde in alto a sinistra e sintonizzarsi sul canale 12, sperando che tutto funzioni.

E’ anche meglio modificare, ma dipende molto dalla propria organizzazione delle cartelle, in settings/media library la prima impostazione (media library menus) con file system.

In questo modo si dovrebbe essere in grado di sfruttare al meglio la funzionalità di bridge che offre il set top box di Fastweb.

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3G e accesso Internet mobile

In Italia, nel 2007 ci sono stati 1,2 milioni di accessi Internet attivati attraverso il cellulare e nel 2008 ce ne saranno almeno 1,4 milioni.
La telefonia fissa ha avuto 1,3 milioni di nuovi utenti banda larga.Si sta veramente aprendo il mercato degli accessi Internet da mobile ? Innanzitutto bisognerebbe distinguere fra l’accesso da terminale mobile e attraverso mobile ma con un notebook. E’ chiaro che ancora una volta l’Italia fa storia a se per quanto riguarda l’evoluzione delle telecomunicazioni: le case sono sempre di più dotate solo di linee mobili, molto di più rispetto agli altri Paesi, si utilizza molto il 3G, gli accessi di rete fissa crollano ed il wifi non esiste. Ofcom ha rilasciato unrapporto a dicembre sul mondo delle TLC (dati 2006 link)

Ofcom dati TLC

L’Italia è quella con la maggior penetrazione di sole linee mobili (sempre Ofcom).

OfCom linee fisse vs mobili in Europa

E’ un punto di forza oppure di debolezza ? Il primo istinto è quello di dire che il nostro ritardo rispetto alla cultura tecnologica rende gli accessi a banda larga non interessanti e quindi è normale che la rete fissa ne risulti penalizzata… purtroppo non si può affermare che gli italiani preferisco accedere ad Internet attraverso il cellulare perché è lo strumento prediletto… in futuro potrebbe diventare veramente il canale di accesso ad Internet anche da casa – le tariffe semi flat per il BB sono sempre di più – ma ad oggi esprime semplicemente un basso interesse per la navigazione da casa.

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Mercato gaming, World of Warcraft e Sims

Il mercato del gaming da sempre fa registrare crescite interessanti; le previsioni del mercato mondiale di PWC danno una crescita a due cifre per il 2007 e un mercato da raggiungerà i 50 miliardi di dollari dopo il 2011.

Mercato mondiale del gaming (miliardi di dollari)

mkt gaming pwc

Fonte: PWC

Nonostante ciò, c’è un forte malumore nel mercato a causa di due titoli che monopolizzano il mercato del gaming su PC: World of Warcraft e Sims. Solo il primo catalizza oltre 10 milioni di abbonati (ma una buona fetta è in Cina). Entrambi hanno una tale popolarità che i consumatori dedicano a questi giochi così tanto tempo da non interessarsi ad altri titoli (leggi intervista).

Ammaniti ha scritto un divertente articolo su World of Warcraft (link) .

In effetti, si tratta di un gioco che richiede un minimo di ore da dedicare ogni settimana (ma c’è chi ci gioca anche 30 ore) e non sono solo maschi e teen ager. In Italia, il suo utilizzo è senza dubbio concentrato fra i giovani maschi ma all’estero la percentuale di donne è molto più elevata, come anche l’età media.

Il punto di forza di World of Warcraft è che è diventato una piattaforma di social entertainment: le persone che ne fanno parte si incontrano online e nella vita reale. Si chatta, si parla, si condivide. E’ il Facebook del gaming…. o almeno potrebbe esserlo se venissero aggiunge un paio di funzionalità di social networking.

In Italia, il fenomeno è senza dubbio frenato dalla mancanza di una versione localizzata e nonostante questo ci sono migliaia di giocatori. Oltre ai paesi asiatici, le lingue disponibili sono: l’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo e recentemente è stato aggiunto il russo.

Il gaming online è sempre più rilevante nel panorama dell’entertainment anche se il betting/gambling è in realtà l’area di mercato più interessante dal punto di vista della crescita revenue.

Queste le percentuali di giocatori online rispetto ai navigatori (fonte ComScore)
dati in migliaia

utenti gaming online nel mondo

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