Archive for October, 2007

Giochi d’azzardo oscurati (update)

Adesso sia King.com che Skilljam.com sembrano raggiungibili (vedi post precedente), ma che sta succedendo ? A volte sono disponibili, a volte no e la situazione cambia da provider a provider.

Il mercato del gambling ha un certo peso in Italia (35 miliardi di euro) e l’online ha ancora un ruolo contenuto (poco più del 2%) ma è chiaramente destinato a crescere notevolmente.

Sul sito AAMS (Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato) sono elencati i siti oscurati (e sono compresi sia King che Skilljam) ma la lista (scarica lista) risale all’inizio del 2007.

king.com

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Apple iPhone si, iPhone no

Nelle ultime settimane le voci sui problemi (non solo dell’Italia) a far partire l’offerta iPhone si sono moltiplicate.

In particolare, le questioni aperte sono state:

  • il modello di revenue sharing imposto da Apple che in pratica richiede una percentuale sul valore dell’utente (il 10% di tutto quello che si fattura all’utente) ma non mi è completamente chiaro fino a dove ci si spinga
  • i problemi legati alla regolamentazione nazionale, i telefoni devono poter essere sbloccati prima o poi e Apple è ovviamente contraria dato il modello di business
  • la disponibilità del device (sembra non ce ne siano abbastanza per tutti).

Su Affari e Finanza di oggi si afferma (articolo di Stefano Carli) che è stato proprio quest’ultimo (la mancanza di scorte) il problema alla base dell’accordo Apple-TIM; sembra che gli uomini di Ruggiero volessero inserire una penale sulla disponibilità di device e quelli di Apple abbiamo abbandonato il tavolo… mah … chissà quale sia quella vera.

Le richieste, dal punto di vista economico, di Apple mi sembrano veramente esose. Vale veramente così tanto l’iPhone ? A me non sembra.

La mancanza di scorte a causa del lancio in più Paesi e del successo in USA, potrebbe essere una motivazione valida al ritardo dell’introduzione, ma addirittura far saltare un accordo con l’operatore ? Mah

Anche in Francia mi risulta esserci un problema legato alla necessità di aprire il cellulare agli utenti, quindi se l’accordo è stato fatto con i francesi mi sembra strano non poterlo replicare in Italia. E’ chiaro che se un utente abbandona l’operatore con cui esiste l’esclusiva (che sia dopo i 24 mesi oppure sbloccandolo), Apple non riceverà più la sua fetta di revenue, ma è altrettanto probabile che l’utente non potrà più beneficiare dei servizi a valore aggiunto offerti dall’iPhone (ma la gente lo vuole per i contenuti o i servizi aggiuntivi ? Probabilmente no).

Sarà una o tutte queste le motivazioni non è ancora chiaro, il dato di fatto è che in Italia non arriverà a breve, almeno sembra.

iPhone

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Modelli di business: dal pay al free, al pay, al free…

Negli anni si sono succedute le varie tendenze nei modelli di business da seguire per gli editori ed i proprietari di contenuti in generale.

Se all’inizio la speranza e la tentazione di proporre contenuti in modalità pay ha raccolto molte adesioni. Oggi questa speranza è svanita nella maggior parte dei piani strategici dei portali e degli editori (vedi Financial Times e New York Times per esempio).

Oltre ai quotidiani che hanno abbandonato in gran parte i modelli a pagamento, per esempio c’è anche Google che ha chiuso uno dei pochi business a pagamento che cercava di portare avanti (Google video con contenuti premium).

E’ difficile trovare aree dove il modello pay funzioni. Anche iTunes in realtà non è assimilabile ad un modello pay vero e proprio, la vendita dei contenuti è sostenuta dalla vendita dell’hardware, se questo non fosse il portale non starebbe a galla.

Il mercato Adult è senza dubbio un esempio di business che invece si regge sul modello a pagamento. Un altro è quello dello sport: squadre di calcio, MotoGP, Formula Uno hanno dei servizi a pagamento che offrono contenuti video, anche se di certo l’entità dei ricavi online, rispetto a quelli tradizionali, è ridicola; inoltre, è probabile che nel momento in cui gli utilizzatori online si moltiplicassero, sarebbe meglio passare al modello advertising in alcuni casi.

In sostanza, quando l’audience potenziale supera un certo punto critico, il modello pay può non essere più la scelta migliore; pur restando chiaro che per alcuni canali molto verticali/tematici (in primis l’adult) il pay rimane nell’aria.

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Oggi lavori in corso: passaggio alla nuova versione di WordPress 2.3 (Update)

Dopo qualche giorno di tentennamenti oggi farò l’upgrade alla nuova versione di WordPress che è la piattaforma di blogging qui in uso.

Se ci dovessero essere problemi segnalatemeli.

Grazie

Marco

(Update) sembra funzioni tutto.

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La pubblicità online in UK

Ogni volta che guardo i dati del mercato pubblicitario online della Gran Bretagna rimango per qualche secondo in pausa, anche se ogni sei mesi vedo questi dati. Come è possibile che solo nel primo semestre del 2007 abbiano fatto praticamente due miliardo di euro ?

In Italia in tutto il 2006 non si sono raggiunti neanche i 500 mni di euro.

advertising online uk

Il search continua a macinare crescite da capogiro e superiori al Display advertising - vale oltre un miliardo di euro – anche in un mercato come quello UK che considero abbastanza maturo (per quel che l’advertising online può essere considerato tale).

In Italia le crescite sono simili (non per il classified) ma i numeri di gran lunga inferiori… forse ci arriveremo fra qualche anno al loro giro di affari.

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Vodafone che acquista Tele2 (.it e .es)

Vodafone e Tele2

Tele2 è 2,5mni di clienti e 400mila utenti a banda larga, tutti sulla fascia bassa del mercato (infatti Tele2 non era un granché come business).

Cosa significa acquistare un’operatore di telefonia fissa quando sembra solo la telefonia mobile che guadagni in Italia ?
Forse decido di comprarmi i clienti e le infrastrutture per offrire anche la banda larga che sembra richiesta dai consumatori (non mi sembra che ci sia questa corsa, anche se cresce l’adozione). Non sarà che Tele2 mi serve per non perdere i clienti business (si invece che quelli servono a Vodafone) che sempre di più vogliono servizi full managed / outsourcing (chiaramente si tratta di aziende di fascia alta) e quindi mi organizzo per coprire meglio la rete fissa ? Ma non mi sembra Tele2 la risposta, né infrastrutture, né competenze specifiche in quest’area.

Oppure ho soldi da spendere e con la Spagna era proprio un’affare… d’altra parte l’impatto di questa acquisizione sul bilancio Vodafone è limitata.

Chissà come si modificherà la qualità del call center…

Invece, la famosa convergenza (ad oggi) non sembra essere un driver sufficiente a spiegare l’acquisizione, a meno che Vodafone non sia veramente più brava di tutti (forse in Spagna più interessante che da noi).
Intanto, aspettiamo di capire la sorte degli altri operatori, praticamente non ce n’è neanche uno che non vedrà cambi di mano nei mesi a venire.

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Giochi d’azzardo oscurati

Qualche post fa parlavo di gaming online e di alcuni siti che permettevano di scommettere sulle proprie abilità di giocatore (vedi il post). King.com e Skilljam non sono più accessibili, ora ci si trova questa schermata dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato che avverte che il sito non è più raggiungibile.

aams

Si tratta certamente di una situazione che si dovrà affrontare prima o poi, non è possibile sperare di bloccare Internet in questa maniera (oltretutto il blocco è aggirabile).

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Riflessioni su Skype

Sebbene sia stato da sempre un estimatore di Skype, non ho mai pensato che potesse sconvolgere il mercato delle telecomunicazioni. Una perdita di mercato sarebbe stata inevitabile ma di servizi del genere ce n’erano tanti da tanto… A Skype avevano impacchettato bene e preso il meglio che c’era in giro in termini.

E’ da oltre 10 anni che si possono fare telefonate ad altri Pc (Vocaltec) oppure far squillare un telefono tradizionale . Nel 1996 feci la mia prima chiamata utilizzando Net2phone, chiamai un numero verde americano per fare testare la qualità. Ai tempi mi sembra che avessi un modem a 28.800 e la qualità non era male.

Beh insomma, ancora non mi spiego come mai e su che basi eBay aveva valutato Skype quasi 3 miliardi di dollari (oltre a un altro nel caso di raggiungimento dei risultati… se pensate che YouTube ne ha ricevuti quasi la metà ….

Leggo che ieri eBay ha ridotto il valore a bilancio del suo investimento del 50%…. si gli utenti di Skype sono cresciuti ma il giro d’affari fatica a crescere…nonostante l’introduzione di servizi del genere 144 (numeri premium).

Dei geni i fondatori di Skype o dei polli quelli di eBay ?

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